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Formula 1 | Ferrari, senza Binotto sei all'ennesimo anno zero

di Paolo Mutarelli

Un digiuno infinito quello di Ferrari che sembra non voler arrestarsi. Il caos e la confusione che regna ai piani alti non sembra far bene ad una squadra che è coesa e che è alle prese con un progetto già finito per il prossimo mondiale. Sulla Gazzetta dello Sport, Mario Salvini se la prende con la dirigenza della Ferrari, pronta a distruggere tutto per ripartire per l'ennesima volta: "Mattia Binotto ha sviluppato il progetto 2023, ogni cambiamento porterà dei rallentamenti. L'affidabilità e gli sviluppi sono due aspetti su cui la Ferrari deve eccellere nel prossimo mondiale, non può pagarli come nel 2022. Così come non è immaginabile esser costretti a dei compromessi sulla performance per non avere guai. Mattia Binotto è stato allo stesso tempo un direttore tecnico e un team principale, chissà se in un futuro si possa tornare ad avere due ruoli distinti. La dirigenza di Elkann e Vigna sono sempre sembrati distanti dal proprio team principal, anche nelle questioni che sono sorte durante l'anno come la direttiva 39 e il caso Budget Capito. Sainz è una risorsa, ma è impensabile credere di avere una macchina stra dominante e per questo andrebbe indicato Leclerc come pilota di riferimento".


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