Una presentazione sobria e attaccata alle radici quella di ieri della Ferrari, dove si è scelta una linea bassa di umiltà ed equilibrio senza i voli pindarici di anni fa. Sul Resto del Carlino, Leo Turrini ha analizzato le parole di Binotto&Co trovando una sorta di depressione auto-inflitta da parte della Rossa che non vuole più osare: "Lo scenario era da sogno: la sala dei trionfi del museo di Maranello, il Sancta Sanctorum della Ferrari. Ma la suggestione si è fermata lì: perché Mattia Binotto, Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno scelto di volare basso. Prudenza, prudenza e ancora prudenza: la nuova squadra Rossa rinuncia a qualunque forma di ottimismo.L’impressione è che Binotto si sia pentito amaramente di quella dichiarazione rilasciata a inizio 2019. Disse: apriremo un’era. Le parole sono pietre e sono anche un boomerang. Fa male al cuore del tifoso continuare a sentire promesse affidate al futuro. In nome del realismo, la Ferrari ci sta dicendo che di vittorie si riparlerà nel 2022, quando l’intera Formula Uno ripartirà da zero, con macchine e regole nuove. L’approccio è legittimo. La Rossa che debutterà tra un mese tra le dune di Sakhir ha come obiettivo dichiarato un posto in… Europa League. Niente zona Champions, niente scudetto. Ambizioni limitate, promesse vietate“.

CLICCA QUI PER TORNARE ALLA HOME

CLICCA QUI PER IL NOSTRO CANALE DAILYMOTION

Sezione: News / Data: Sab 27 febbraio 2021 alle 09:15
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
vedi letture
Print