.

F1 | Messico, attenzione all'asfalto: c'è anche una zona riasfaltata

di F1N Redazione

Il tracciato dell'Hermanos Rodriguez, che ospiterà il Gran Premio del Messico, è lungo 4,304 km e presenta 17 curve, offrendo una sfida unica ai team di Formula 1. Quest'anno l'organizzatore ha deciso di riasfaltare la sezione del circuito compresa tra le curve 12 e 15 nel terzo settore, al fine di migliorare la qualità della pista e garantire maggiore sicurezza ai piloti.

Una delle peculiarità di questo tracciato è il tipo di asfalto, caratterizzato da una bassa aderenza, il che significa che l'usura degli pneumatici sarà meno aggressiva rispetto ad altri circuiti del campionato. Inoltre, l'asfalto risulta particolarmente liscio, anche a causa del suo scarso utilizzo durante l'anno, il che comporta che all'inizio del weekend il livello di grip sia piuttosto basso. Questo porta a una significativa evoluzione della pista man mano che le vetture girano e depositano gomma, aumentando così l'aderenza disponibile.

Le squadre dovranno tenere conto di questa evoluzione continua della pista per poter ottimizzare al meglio il setup delle vetture. Trovare il giusto equilibrio sarà fondamentale per affrontare al meglio le qualifiche e la gara, specialmente nelle prime fasi del weekend, quando le condizioni della pista saranno ancora lontane dal loro massimo potenziale. L'evoluzione della pista rappresenterà una delle variabili chiave, e i team dovranno essere pronti ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti del grip. Inoltre, le particolari condizioni climatiche e l'altitudine di Città del Messico, situata a oltre 2200 metri sul livello del mare, aggiungono ulteriori difficoltà. L'aria rarefatta influisce non solo sulle prestazioni delle power unit, ma anche sulla gestione del raffreddamento di componenti cruciali come i freni e la power unit. La capacità delle squadre di gestire queste condizioni uniche determinerà in gran parte il successo del weekend.


Show Player
Altre notizie
PUBBLICITÀ