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F1 | Gp del Messico, venerdì di prove libere con un programma "inusuale"

di F1N Redazione
by courtesy of Pirelli

La Formula 1 prosegue il suo tour nelle Americhe con il prossimo appuntamento a Città del Messico, in programma il 25 ottobre. La prima giornata del weekend si caratterizzerà per un'inedita sessione di prove libere,fa sapere Pirelli, in cui sarà protagonista il test delle mescole di Pirelli destinate al 2025. La particolarità di questa sessione sarà la durata estesa di 90 minuti, un'opportunità per tutte le squadre di sperimentare le mescole più morbide – C4, C5 e C6 – che potrebbero entrare in gioco nelle future stagioni.

Questa speciale sessione di test, chiamata "in-competition test", sarà strutturata in modo da consentire a tutte le squadre di completare sia performance run che long run con le nuove gomme. Ogni pilota avrà a disposizione due set supplementari di pneumatici: uno rappresenta la versione già conosciuta e utilizzata in gara (baseline), mentre l'altro è un prototipo delle gomme previste per il 2025 (option), sia in termini di costruzione che di mescola. Una particolarità di questi set è che non saranno contraddistinti dalle consuete bande colorate, rendendo il confronto più oggettivo e senza indicazioni visive di riferimento.

Lo scopo principale di questo test è raccogliere dati fondamentali per il futuro sviluppo degli pneumatici, e i tecnici della Pirelli avranno il compito di analizzare tutte le informazioni per affinare le caratteristiche delle mescole prima del grande test collettivo che si terrà ad Abu Dhabi dopo la conclusione del campionato 2024. Il programma di ciascun pilota prevede condizioni identiche, sia in termini di numero di giri che di quantitativi di carburante, garantendo così un'analisi uniforme delle prestazioni.

Un'altra novità di questo weekend sarà il diverso approccio alla preparazione delle vetture per le qualifiche e la gara. Considerato che una delle due sessioni di prove libere sarà interamente dedicata al test Pirelli, i team avranno soltanto la FP1 del venerdì e la FP3 del sabato per adattare le loro monoposto alle condizioni specifiche del tracciato messicano e ottimizzarne il setup per il resto del weekend.

I team dovranno anche tenere conto dell'altitudine di Città del Messico, situata a oltre 2200 metri sul livello del mare. Le condizioni di aria rarefatta influenzeranno la gestione delle componenti della vettura, soprattutto in termini di dissipazione del calore e del carico aerodinamico. La combinazione di queste condizioni uniche e la limitata disponibilità di tempo in pista per prepararsi, renderanno il Gran Premio del Messico una delle sfide più complesse di questa stagione.


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