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F1 | Ferrari, i rimpianti di Singapore: il passo c'era e ad Austin la prova del nove

di Paolo Mutarelli

Sette punti a Baku, una quindicina a Singapore che si vanno a sommare ai conti fatti in precedenza nel trittico di gare maledette ed ecco che, in una stagione in cui la Ferrari non è mai stata la prima forza conclamata del mondiale, emergono i contorni di un possibile rimpianto mondiale, accarezzato mai vissuto fino in pieno. A Singapore il sabato si è messo nuovamente in mezzo facendo tornare gli incubi di inizio stagione per quanto riguarda l'accensione delle gomme affossando così l'ottimo passo mostrato, specialmente nel secondo stint, dalla SF-24. Visto il livello di Norris difficilmente si poteva pensare alla vittoria di tappa, ma colorare di rosso le altre due posizioni del podio si cercando così di guadagnare su Red Bull e rimanere aggrappata a McLaren. Gli stati di forma indicano che Ferrari ha tutto per superare la scuderia di Horner e Verstappen da qui alla fine del mondiale, mentre McLaren sembra avviata ormai ad un ovvio mondiale costruttori. La pausa di tre settimane in attesa del Gp americano sarà cruciale per vedere se a Maranello si troveranno  quei decimini in grado di far riflettere McLaren e forzarla all'errore. Sennò sarà 2025. 


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