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F1/ Ad EPCC, Leclerc parla della ripresa del mondiale e di Ayrton Senza

di Paolo Mutarelli

Un Leclerc sempre più uomo immagine della Ferrari. In un anno, si è preso scuderia, direzione tecnica e politica della squadra, i palinsesti e ora gli manca solo il mondiale. Ospite ad EPCC (E poi c'è Cattelan), il monegasco ha ripercorso i punti clou della off-season, ha parlato della ripresa del mondiale e del mitico Ayrton Senna: "L’inizio della stagione dovrebbe essere ai primi di luglio in Austria, ma dipende dalla situazione e da come si evolverà. La cancellazione dell’Australia? Venerdì avremmo avuto le prove libere, ma il giovedì sera hanno chiuso tutto per la scoperta di un caso di Covid-19 e ci hanno rimandato a casa. Iniziare così tardi sarà difficile è uno sport in cui noi non ci possiamo allenare in pista e per cinque mesi non avremo mai fatto un giro. La ripresa sarà difficile”. Leclerc poi ha parlato anche delle sue conoscenze ‘meccaniche’ e di messa a punto della vettura: “Noi non siamo buoni meccanici, se mi dai degli attrezzi non saprei ben come fare, ma abbiamo una conoscenza dei sistemi importanti che ci aiutano a perfomare meglio sulla macchina. A Monte Carlo cresci con il motorsport vicino. Iniziano a montare le tribune molto prima del GP, sin da piccolo volevo far parte di questo mondo. La mia più grande ispirazione è stato Senna, anche se non l’ho mai visto correre dal vivo perché è morto prima che nascessi. Mio padre era un suo fan e mi ha raccontato tanti aneddoti. Lui è un personaggio che mi interessava molto, ho visto film e letto libri su di lui. C’era tanto talento ma anche tanto lavoro dietro".

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